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Lunedì, 22 Novembre 2021 16:53

CON IL CONVEGNO SULLA FILIERA DEL VINO È PARTITO IL NUOVO PIANO BIENNALE DI INFORMAZIONE PER IL MONDO AGRICOLO

Da Acquaviva delle fonti  con il convegno "La Filiera del Vino nel Sud Est Barese: Qualità, Tipicità e Sicurezza", tenutosi lo scorso 18 novembre, è partito il nuovo piano biennale di informazione.

Il Piano è rivolto al mondo agricolo che si pone l’obiettivo di allineare la formazione degli operatori locali alle nuove sfide richieste dal mercato attraverso un percorso di attività informative che interesserà 4 aree tematiche come la qualità, la tipicità e la sicurezza delle produzioni agroalimentari; la produttività e la redditività delle imprese agricole; la cooperazione e l’integrazione delle filiere ed infine le frontiere digitali della comunicazione in agricoltura.

All’iniziativa, voltasi nel “salone delle feste” di Palazzo de Mari, hanno partecipato diverse decine di imprenditori agricoli, in modo particolare, del settore vitivinicolo.Il nuovo piano biennale di informazione del Gal Sud Est Barese, organizzato nell’ambito di uno dei due progetti a “regia diretta” del piano di azione locale (P.A.L.) finanziato dalla misura 19 - sottomisura 19.2 del P.S.R.(piano di sviluppo rurale) - Puglia 2014/2020, si rivolge, come da strategia di sviluppo locale(S.S.L.) al mondo agricolo ed agroalimentare e si articolerà attraverso un corposo e mirato programma di attività che prevede 27 convegni, 18 workshop e 7 visite studio.

Il piano è finalizzato al coinvolgimento di piccoli e medi imprenditori imprenditori agricoli e dei gestori delle attività rurali operanti in tutti e nove i comuni del territorio del gruppo di azione locale, ovvero: Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Bitritto, Casamassima, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro, Polignano a Mare e Rutigliano.Con il primo appuntamento si è voluta focalizzare l’attenzione sullo stato di valorizzazione delle produzioni di vino pugliese e, più approfonditamente, sulla produzione locale di “primitivo di Gioia del Colle D.O.C.

A parlarne sono stati chiamati, sotto la direzione scientifica del prof. Francesco Bozzo dell’università degli studi di Bari, agronomi, sommelier dell’A.I.S.(l’associazione italiana sommelier) e imprenditori eno-agroalimentari, i quali hanno parlato e descritto tecniche ed esperienze di buone pratiche agricole, eno-agroindustriali, nel settore della tutela, valorizzazione e promozione dei prodotti.Per gli imprenditori agricoli del comparto vitivinicolo, quella di Acquaviva delle Fonti, è stata una importante occasione anche in considerazione del fatto che l’intero territorio regionale, con la sua superficie vitata pari a  86.711 ettari, registra uno dei più alti numeri di presenza di marchi di certificazione a livello nazionale e, nello specifico, nel territorio del G.A.L.-S.E.B. si produce la maggior parte quel quantitativo del “primitivo DOC Gioia del Colle”.

Una varietà di vino, questa, istituita nel 1987, di antiche origini balcaniche, che vede coinvolti della sua produzione ben cinque comuni del  GAL(Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Casamassima, Conversano, e Rutigliano) sui sedici dell’intero areale di produzione, che conta una superficie totale di 1.201,46 ettari.Dal dibattito è emerso, anche, che al momento la bozza del “IL PIANO STRATEGICO DELLA - PAC 2023-27”, in discussione in sede di partenariato sociale al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali(MIPAAF) per quanto riguarda interventi che verranno attivati nell’ambito dell’obiettivo specifico 2 dell’OCM Settore vitivinicolo (FEAGA), verranno finanziate le ristrutturazioni e riconversioni dei vigneti, gli investimenti materiali e immateriali in impianti di trattamento e infrastrutture vinicole, l’attuazione della la cosiddetta “Vendemmia verde”, la promozione, nel settore vitivinicolo, realizzata nei Paesi terzi e la distillazione dei sottoprodotti della vinificazione. Lo stesso piano,inoltre, per quanto attiene la strategia intervento connessa all’obiettivo specifico 2 del settore vitivinicolo, prevede che gli interventi dovranno contribuire al rafforzamento dell’offerta, incrementando la competitività attraverso il miglioramento qualitativo e l’adeguamento delle strutture produttive alla piena sostenibilità, all’innovazione e alla diffusione di nuovi modelli organizzativi che puntino alla riqualificazione del settore, al rilancio della viticoltura nelle aree vocate anche se in crisi, in una logica di sviluppo territoriale.Un sentito sentimento di gratitudine e ringraziamento, per quanto il gruppo di azione locale del “Sud Est Barese” sta realizzando, è stato espresso dall’assessore regionale, all’agricoltura, industria agroalimentare, risorse agroalimentari, riforma fondiaria, caccia e pesca e foreste, Donato Pentassuglia, intervenuto, da remoto, al convegno.

L’obiettivo, ci tiene ad evidenziare il presidente del G.A.L.-S.E.B., Pasquale Redavid, è  quello   “di rendere omogenea tutta la filiera eno-agroalimentare, dalla produzione alla commercializzazione alla promozione dei prodotti, puntando, soprattutto su innovazione e sostenibilità per meglio guardare al futuro”.Della possibilità di pensare per il futuro alla realizzazione di un polo museale del vino primitivo, ne ha parlato il padrone di casa, il sindaco di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci.A parlare, invece, con tanto di riferimenti documentali, di storia del vitigno primitivo locale d’origine controllata è stato chiamato il prof. Giuseppe Baldassarre, esponente di spessore della stessa A.I.S.-Puglia, mentre di "qualità, tipicità e sicurezza della filiera vitivinicola" ha disquisito l’agrotecnico  Gian Marco Lucarelli. Infine, di buone pratiche, in video collegamento da remoto hanno parlato Marco Katzemberger, imprenditore ed esperto di sostenibilità e  Graziano Molon, esperto dei consorzi di tutela e direttore del Consorzio di Tutela dei Vini del Trentini. Questi ultimi hanno affrontato questioni,dal loro punto di vista esperienziale, legate ai “modelli di valorizzazione dei prodotti enoturistici del Trentino” ed alle “strategie di tutela dei Consorzi Trentini”.A fine dibattito,  Vincenzo Carrasso, docente dell’A.I.S. Puglia e delegato della Murgia, ha tenuto  un panel di degustazione soffermandosi sulla tecnica di assaggio che permette di conoscere le caratteristiche del vino ed attribuirne un valore, nello specifico riferendosi a quattro etichette di vini prodotti in zona da altrettante cantine (Cantine Chiaromonte, Polvanera, Angiuli ed Imperatore).Il prossimo appuntamento programmato dal G.A.L.-S.E.B., nell’ambito delegato piano biennale di informazione rivolto al mondo agricolo, è fissato per il prossimo 16 dicembre, a Noicattaro, dove  si parlerà di “Cooperazione ed Integrazione delle Filiere” con un focus sul “Distretto del Cibo”.

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