
Il ruolo degli Ecomusei tra patti di comunità e sviluppo territoriale
Gli Ecomusei rappresentano una sorta di patto con il quale una comunità di persone decide di impegnarsi per prendersi cura di un territorio, incluso il suo patrimonio culturale e naturale, materiale e immateriale. Una definizione tecnica viene fornita dalla Carta Internazionale degli Ecomusei che li definisce delle istituzioni culturali che assicurano le funzioni di ricerca, conservazione, valorizzazione di un insieme di beni naturali e culturali, rappresentativi di un ambiente e dei modi di vita che si sono succeduti.
A differenza dell'interpretazione più tradizionale del Museo, che si concentra sulla valorizzazione di collezioni ed opere materiali, sulla presenza di luoghi espositivi fisici e tangibili e su pubblici frequentatori, l’Ecomuseo trova la propria identità esistenziale nello spazio nel quale si trova. L'Ecomuseo allarga il processo di valorizzazione dell'opera, tipico del Museo, a tutto il territorio circostante, inclusa la popolazione che ne diventa elemento trainante insieme ai suoi usi, costumi e tradizioni.
Il più recente censimento ne ha contati in Italia circa 255 (cfr. Rete ecomusei italiani). In Puglia, anche grazie all'approvazione del Regolamento Regionale, sono stati istituiti negli ultimi anni ben 18 ecomusei, buona parte dei quali concentrati tra le Province di Lecce e di Brindisi.
L'esperienza ultra ventennale dell'Ecomuseo del Poggio di Mola
A partire dal 1997 opera sul territorio di Mola di Bari l'Ecomuseo Poggio delle Antiche Ville, promosso su iniziativa dell’Associazione “Le Antiche Ville” e sostenuta da Regione Puglia e Comune di Mola di Bari.
Il valore di questo ecomuseo è quello di inserirsi in un territorio ad elevata vocazione culturale con decine di ville storiche edificate a partire dal 1700 ed utilizzate nel corso dei secoli dalla nobiltà molese, rutiglianese e nojana. Oggi sono una trentina le ville sopravvissute e localizzate in particolare tra le Contrade Brenca, San Materno e Pozzovivo.
Partendo da questo importante patrimonio storico culturale ed allargando la riflessione anche ai diversi elementi di pregio naturalistico, faunistico e paesaggistico, di cui è ricca questa porzione di territorio rurale, è nata l'idea di istituire e animare un ecomuseo a Mola di Bari.
L’Ecomuseo Poggio delle Antiche Ville promuove oggi decine di iniziative e attività di carattere culturale, tra cui ricordiamo i concorsi di scrittura creativa (13 edizioni), quelli per giovani stilisti (7 edizioni), laboratori didattici con le scuole, mostre e serate musicali, incontri di poesia ed escursioni culturali.
La forza di questo progetto è dato dal coinvolgimento di decine di famiglie socie attive e vere protagoniste dell'identità rurale dell'ecomuseo.
Questo ecomuseo rappresenta oggi il più antico ecomuseo di Puglia riconosciuto di interesse regionale a partire dal 2014.
La riqualificazione dell'ex scuola rurale, nuova polifunzionalità e rigenerazione degli spazi
Le attività dell'ecomuseo si sono da sempre concentrate negli spazi di un ex scuola rurale, ubicata in Contrada Brenca, dove nel secolo scorso venivano accolti studenti provenienti da tutto l'hinterland ed oggi sede operativa dell'Associazione Antiche Ville.
Il progetto, realizzato dal Comune di Mola di Bari con i fondi del GAL Sud Est Barese attraverso l’intervento 3.5 "Infrastrutture Pubbliche per la Fruizione di Aree Rurali" del Piano di Azione Locale 2014 - 2022, ha inteso riqualificare gli spazi della vecchia scuola rurale per realizzare un centro servizi in ambito turistico e culturale.
L’obiettivo del progetto è stato quello di migliorare la fruizione di questi spazi, renderli più accessibili anche a diversamente abili e rigenerarli in ottica di una maggiore polifunzionalità.
A seguito dei lavori finanziati, con un contributo pubblico di 150.000,00 €, sono stati rifunzionalizzati alcuni spazi interni destinati a sale esposizioni ed aree conferenze con la realizzazione di nuovi impianti.
Nell'ex scuola hanno trovato posto diversi materiali storici tra cui fotografie, abiti d'epoca, attrezzatture e arredi con il compito di mentener vivi il ricordo dell'identità rurale di questi luoghi.
Grazie a questo intervento l'ecomuseo ha oggi avviato un percorso di importante rigenerazione fisica, ribadendo il suo ruolo centrale nella difesa di memorie e identità storiche a rischio scomparsa, un lascito di indubbio valore per le nuove generazioni.
L'ingresso dell'Eco Museo
Gli allestimenti interni
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