Massimo Barberio presenta il suo ultimo lavoro, una serie di 30 immagini di paesaggio realizzate come se fossero dei disegni, con una focale da ritratto, un medio formato, e una stampa particolarissima: eppure il lavoro finale è qualcosa di sorprendentemente omogeneo, autentico e abbacinante nella misura in cui lo spettatore può vedere davvero la luce e l’aria in fotografie altrimenti in bianco e nero.

Un nuovo capitolo più che un riassunto degli ultimi anni di attività dell'artista: gli scatti sono tutti realizzati qui in Puglia, partendo dalla Murgia per arrivare al mare. Un connubio perfetto tra la preziosità e l'intensità del paesaggio che si riflette nell'opera prodotta, ma anche una presa di distanza dal paesaggio come elemento a sé stante, in quanto notiamo una dichiarazione d’amore per la propria terra.

Questo lavoro infatti si discosta molto dalla produzione precedente dell’autore e la mostra è il risultato di una ricerca costante, con la consueta rigorosa tecnica impreziosita, però, da un vissuto che si riflette ampiamente in quanto prodotto dall’artista.

“Nel frattempo qualcosa accade.

Una brezza tiepida si leva.

L’anima accarezzata da un languido tremore.

Troppo tardi, la nostalgia ha già bussato alla porta.

Malattia insaziabile di ogni ritorno.

Dolce e straziante.

Come un ricordo d’infanzia che dilaga in ondate senza risacca.”

Inevitabilmente si passa così a fare i conti anche con quello che l’arte suscita, smuovendo oltre il visibile: inseguiamo la ricerca in ogni foto nel rendere questa sensazione di spaesamento tra ciò che si vede e cosa c’è, tra il suolo e la vita alle spalle, tra chi siamo e cosa vorremmo essere, tra cosa abbiamo e cosa non avremo più, tra la luce e l’aria.

Le stampe sono realizzate con intero processo fine art su carta Hahnemühle rag bright White 310 gr con il fondamentale supporto del maestro stampatore Donato Cosmo; il *testo che accompagna in maniera sciamanica il visitatore durante l’esposizione è dello scrittore e filosofo Pierangelo Di Vittorio, le grafiche sono a cura del designer Vito Battista; seguirà la presentazione un rinfresco offerto da Giustini Wines. Con il patrocinio del settore cultura della Città Metropolitana di Bari e il Gal Sub Est Barese.

La Scattiera, il luogo dove si creano le fotografie (nome derivato dalla celebre frase di Ansel Adams You don't take a photograph, you make it) a due anni dall’avvio del progetto di start up finanziato dal GAL SEB, si conferma spazio di produzione ma soprattutto creatività, operazioni culturali e formazione.

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