In questa sesta edizione dello spettacolo “Invito a corte”, in forma di recital a più voci, si narrerranno, tra l’Oscuro e la Luce, episodi della Casa Acquaviva d’Aragona, una delle dinastie più potenti e più longeve del Meridione d’Italia. La Storia sarà, come sempre, accompagnata da musica, danza e poesia così come era in uso nelle principali corti sin dal Medioevo.
Il tema dell’evento sarà l’“Oscuro e la Luce”, titolo di una raccolta di liriche di Santa Fizzarotti, che raccontano della doppia natura dell’essere umano e creano l’atmosfera per parlare delle luci e delle ombre della potente Casa d’ Acquaviva.In questa sesta edizione dello spettacolo “Invito a corte”, in forma di recital a più voci, narreremo, tra l’Oscuro e la Luce, episodi della Casa Acquaviva d’Aragona, una delle dinastie più potenti e più longeve del Meridione d’Italia. La Storia sarà, come sempre, accompagnata da musica, danza e poesia così come era in uso nelle principali corti sin dal Medioevo. Il tema dell’evento sarà l’“Oscuro e la Luce”, titolo di una raccolta di liriche di Santa Fizzarotti, che raccontano della doppia natura dell’essere umano e creano l’atmosfera per parlare delle luci e delle ombre della potente Casa d’ Acquaviva.
Gli eroismi e le oscurità riportati nella storia e nella leggenda di Conversano relativi ai conti Acquaviva d’ Aragona saranno narrate da Angela Campanella quali fossero “frammenti di un mosaico” nel grande quadro dell’articolata storia del Mezzogiorno dagli Angioini al XX secolo. I racconti sono tratti infatti dal volume “Frammenti di un mosaico della casa Acquaviva d’Aragona e del pittore di corte Paolo Finoglio” di Angela Campanella e Santa Fizzarotti Selvaggi.Sarà sempre il conte di Conversano e duca di Nardò, Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona ad aprire la sua corte.
Sulla scena si avvicenderanno alcuni dei suoi avi e alcuni discendenti, che racconteranno delle loro vite avventurose, senza preoccuparsi di giudicare se gli episodi che li hanno coinvolti vengano catalogati dagli storici come luci o come ombre. Loro erano uomini di potere e i tempi non esigevano una stretta morale. Molti furono i cardinali appartenuti alla dinastia, molti entrarono nella Compagnia di Gesù, raggiungendo anche i vertici dell’Ordine fondato da sant’Ignazio di Loyola, come il Beato Rodolfo.La famiglia espresse anche molte donne di peso nella storia della contea e del ducato, ma soprattutto nella storia del monastero di san Benedetto, come badesse Mitrate.Accanto ai più noti esponenti della casata i libri riportano presenze meno conosciute, ma di rilievo, come Andrea Acquaviva, il musicista della casata.
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